Il dolore non è positivo o negativo, semplicemente, è; è ciò che siamo. La nostra vigile attenzione, allora, diviene identica ad esso. … Quando ci limitiamo ad "accettare" un dolore come se provenisse dall'esterno non accade nulla, se non, forse, lo sprofondare nella depressione o la ricerca di una sovrastruttura religiosa, come la fede in un dio sofferente e in un'eternità senza dolore. Se invece ci viviamo in questo dolore non rifiutato, accadono cose impreviste. (P. Schellenbaum)
Ho postato questo brano del libro di Schellenbaum perché ho vissuto sulla mia pelle l'imprevisto che può arrivare vivendo un dolore. Wabi è nato anche da un dolore...
RispondiElimina